201411.04
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SEPARAZIONE : L’EX CONIUGE CHE PRETENDE LA DISPONIBILITA’ DELLA CASA CONIUGALE CON REITERATE MINACCE COMMETTE TENTATA ESTORSIONE

I Giudici della Cassazione, con sentenza n. 38559 del 19/09/2014, hanno respinto il ricorso del marito separato condannato in primo grado per tentata estorsione ai danni della moglie.

L'uomo, con telefonate e sms, aveva minacciato ripetutamente la ex moglie, il padre di questa e il nuovo convivente, con lo scopo di intimorirla ed esasperarla per indurla a concedergli l'uso della casa coniugale.

Il marito ha ricorso per Cassazione per far derubricare la sua condotta, tentando di farla inquadrare nel più lieve reato di "esercizio arbitrario delle proprie ragioni".

Secondo i Supremi Giudici difettava però il requisito della buona fede dell'imputato riguardo alla sussistenza del suo diritto all'uso della casa.

Il condannato era cosciente di non  poter esercitare positivamente tale preteso diritto in sede giudiziaria, cosicché aveva deliberato di "distruggere moralmente e psicologicamente la vittima" per indurla a lasciargli la casa.