La rinuncia all’eredità deve farsi con dichiarazione ricevuta da un Notaio o dal Cancelliere del Tribunale del circondario in cui si è aperta la successione.
È nulla la rinuncia fatta sotto condizione, o a termine, o solo per una parte.
Chi rinuncia all’eredità è considerato come se non vi fosse mai stato chiamato. Il rinunziante, però, può tenere le donazioni che gli sono state fatte, o domandare il legato destinatogli, senza però che ciò determini il superamento della porzione disponibile.
Se taluno rinuncia ad un’eredità recando danno ai suoi creditori, questi possono farsi autorizzare ad accettarla allo scopo di soddisfare i propri crediti sui beni ereditari. Tale diritto dei creditori si prescrive in cinque anni dalla rinuncia.